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IL CASSETTO SEGRETO

di Costanza Quatriglio — Italia, 2024, 132 min.

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Trama

Nel gennaio 2022 Costanza Quatriglio torna nella casa dov’è cresciuta, chiusa da tempo, e apre le porte ad archivisti e bibliotecari per donare alla Regione

Siciliana l’universo di conoscenza appartenuto al padre giornalista. È la biblioteca e l’archivio di Giuseppe Quatriglio, firma storica del Giornale di Sicilia e di altre importanti testate, scrittore, saggista e amico di uomini di cultura del Novecento. Comincia così un viaggio sentimentale attraverso fotografie, bobine 8mm, registrazioni sonore realizzate dal padre dagli anni ‘40 in poi in Europa e nel mondo, e le riprese effettuate dalla regista tra il 2010 e il 2011 con lui quasi

novantenne. La memoria personale e la memoria collettiva si mescolano in un fitto dialogo tra presenza e assenza.

Recensione

«Il cassetto segreto ha preso forma dall’intenso lavoro dedicato alla biblioteca e all’archivio di mio padre iniziato nel gennaio 2022 in vista della donazione che ho effettuato in favore della Regione Siciliana. Man mano che i bibliotecari e le archiviste procedevano con la precatalogazione dei libri e la schedatura di fascicoli e faldoni, mi è parso che ogni storia ritrovata, ogni filo che aspettava di essere riannodato, fossero stati lasciati lì per me. La scoperta di oltre 60.000

negativi fotografici scattati da mio padre dal 1947 in poi, decine di bobine 8mm e centinaia di ore di registrazioni sonore mi ha fatto comprendere che avevo la possibilità straordinaria di realizzare un film che ponesse al centro un intreccio di vicende e vite vissute che riverberano nella storia di noi tutti. Così la casa dove sono cresciuta è divenuta il set per un racconto articolato che si dipana dalle sue mura per abbracciare la Sicilia, l’Europa e il mondo, in un secolo di storia. Attraverso il cinema, svuotare la biblioteca è gesto di riempimento. Perché lo spazio, trasformandosi nel corso dei mesi davanti la macchina da presa, diventa anch’esso protagonista, al pari delle vicende narrate e della storia di tutti noi.» (Costanza Quatriglio)