Chi siamo? Una piccola factory con una passione concreta. Un pugno di vecchi amici professionalmente occupati in altri ambiti lavorativi. Gli ultimi idealisti del cinema puro che resistono, barricati in trincea.
Dal 1977, l’esistenza del “Mignon” di Mantova si fonda sulla disponibilità e sull’impegno di tutti quelli che, in modi diversi, hanno contribuito e contribuiscono alla gestione della piccola sala secondo il criterio di maggiore o minore disponibilità personale. Oggi lo chiamano volontariato.
Siamo cinefili? No, piuttosto cinepatici – nel senso che non abbiamo scelta: non si tratta solo di frequentare più o meno assiduamente una sala, di provare piacere e divertimento davanti a uno schermo. Illudendoci che il cinema sia un’arte, cerchiamo accanitamente di difenderlo da sè stesso (l’industria), dal pubblico (il commercio), persino da chi lo fa (il divismo). Insomma, il nostro è un vero e proprio vizio. Finché non sarà vietato nei locali pubblici, noi continueremo ad assumere e far assumere cinema per via oculare – al buio, film dopo film, anonimi insieme ad altri anonimi che condividono con noi questa assuefazione.
Come Jake ed Elwood, su un’auto di seconda mano che però non si ferma mai, alla ricerca di altri fratelli del blues, potremmo dire (con molta ironia): “We are on mission from God!”